Quando mi separai nel 2018, senza preavviso, la prima sensazione che mi colpì, fu il vuoto.
Da un momento all’altro mi trovai in una casa silenziosa; i bambini al mare con i nonni ancora ignari del loro futuro.
Mi ricordo che iniziai a programmare tutto per riempire i momenti per non pensare.
Il dolore era enorme.
Accettare la nuova realtà era l’unica soluzione oltre ad imparare a stare da sola.
Con un business insieme interrotto bruscamente trascorrevo lunghe giornate, vuote, estenuanti pensando continuamente a nuove questioni da affrontare, una situazione economica difficile, senza lavoro, le numerose spese, responsabilità raddoppiate e, non ultimo, gestire i “classici” spinosi problemi con un ex marito.
Ma all’inizio non sopportavo avere del tempo libero.
Avrei potuto buttarmi in una nuova relazione.
Nonostante la solitudine, nonostante le insicurezze, mai nemmeno per un istante pensai di colmare il vuoto con un altro uomo.
Avevo troppi obiettivi, situazioni urgenti da sistemare.
Non era la mia priorità ma soprattutto ero certa che non sarebbe servito a nulla se non a nascondere la polvere sotto il tappeto lasciando dell’irrisolto che prima o poi si sarebbe riaffacciato nella mia vita con gli interessi.
Dovevo riscoprirmi in quel momento e mostrare a me stessa ed ai miei figli chi fossi.
Un altro uomo non faceva per me.
Allora decisi di trasformare la solitudine in un vantaggio per me, in un super potere.
Al di là del tempo trascorso con le mie amiche, potevo riflettere e parlare con me stessa, a tu per tu nel silenzio e definire le mie priorità (il bene dei bambini in primis) e chi volevo essere ora.
Ho lavorato molto su questo, leggendo, cercando i miei spazi e nuovi luoghi del cuore (dalla natura alle librerie, al tempo dedicato alla cura di me stessa, MAI lasciarsi andare, basta poco), mi sono circondata di persona positive.
Ho studiato molto, incuriosita dalla necessità di crescere e tirare fuori il meglio da me stessa nonostante questa dura ed improvvisa separazione.
E poco dopo imparai ad apprezzare quello spazio tutto mio.
Ci vuole coraggio per stare da sola ma solo attraverso questo percorso ho trovato la consapevolezza e la lucidità di capire e quindi scegliere con chi stare senza scendere a compromessi in una nuova relazione solo per avere compagnia o per bisogno.
L’amore, invece, è libertà di crescere e condividere.
Ed io volevo e voglio di più da una relazione; un amore di un livello superiore.
Tuttora amo stare da sola.
Ne sento il bisogno.
E tu? Ti fa paura stare da sola?
Ritorna al posto di guida della tua vita, non essere più passeggero ma protagonista del tuo presente e futuro!
Se ti fa piacere, lasciami qui sotto un commento.
Ti leggo super volentieri 🙂
Anna

Buongiorno, sicuramente eri molto giovane, ricominciare a 60 anni non è semplice, ora i bambini sono cresciuti e hai i genitori da accudire, la solitudine si fa sentire
Ho lasciato mio marito a 54 anni. Non avevo un lavoro e ero, ovviamente, disperata. Non so come, ho fatto un concorso pubblico e sono arrivata prima. Non è il posto della vita, ma mi ha permesso di ricominciare. Lo dico solo per incoraggiare chi si trova nella stessa situazione. Certo a 58 anni, come dici tu, ci sono compiti gravosi e solo stressanti. Nello stesso tempo, io ora da sola riesco a fare un sacco di cose, che prima mi negavo per privilegiare mio marito. Qualcosa si lascia, qualcosa si trova. Ora ho trovato voi e ne sono felice.
Grazie Laura per aver condiviso la tua storia! Sarà di esempio per altre donne. Hai saputo ricominciare e trovare un lavoro. Complimenti per il coraggio e per tutta la strada fatta finora! Sono davvero felice di conoscerti. Spero in futuro anche di persona. Un abbraccio grande! Anna
Io ho lasciato mio marito dopo 25 anni di matrimonio , non lo amavo più e non mi amava più, andavamo avanti per inerzia. Dopo un periodo di grande sofferenza e destabilizzazione , ora splende il sole su quello che è e sarà . È vero , sono una professionista affermata che non ha avuto problemi economici , e questo mi ha sicuramente aiutato , ma la sofferenza e il senso di smarrimento sono stati intensi.
Sono molto contenta di avere trovato altre donne libere che hanno intrapreso , chi per scelta altrui chi per scelta propria , un nuovo cammino. Spero di trovare in voi delle amiche e compagne di viaggio , metaforico e reale ( sono un’appassionata dei viaggi ) . Grazie , Roberta
Cara Roberta, non deve essere stato facile lasciare tuo marito dopo tanti anni e ricominciare un nuovo capitolo della tua vita. Immagino che riscoprirsi come donna ed andare avanti sola, sia stato molto impegnativo. Ci vuole tanto coraggio. Grazie per aver condiviso la tua storia! Sono davvero felice di conoscerti e spero presto anche di persona! Un abbraccio grande, Anna